“AAA Babbo Natale cercasi”: così Santa Claus diventa anche un lavoro

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Il business legato a Babbo Natale è di nuovo in crescita

“AAA Babbo Natale cercasi”: pandemia o no, la magia del Natale continua a rimanere accesa. Così accesa, che sulle bacheche dei siti di ricerca di lavoro impazzano gli annunci per la ricerca di Santa Claus disposti a fare da figuranti in negozi ed eventi natalizi – non solo in Italia, ma in tutta Europa e negli Stati Uniti.

“AAA Babbo Natale cercasi. Uomo, più di 50 anni, che abbia le doti fisiche e le attitudini caratteriali per interpretare il personaggio nei centri commerciali”, recita uno dei messaggi che abbiamo trovato sul web. Insomma, sembra che il business legato alla celebre figura del Babbo di tutti i Babbi sia di nuovo in crescita, dopo un drastico rallentamento subito nel 2020 a causa del lockdown.

I più anziani, però, hanno paura di un eventuale contagio con i bambini, che perloppiù ancora non sono vaccinati. Per esempio, Mitch Allen, fondatore di “Hire Santa”, agenzia americana con sede in Texas che aiuta i clienti a trovare i Santa Claus per dicembre, ha raccontato alla CNN: “La nostra azienda quest’anno ha avuto il 10% in meno di figuranti di Babbo Natale disponibili, mentre le richieste sono più che raddoppiate rispetto ai livelli pre-pandemia”.

In Italia, Domenico Marchetti, a capo di “Vero Babbo Natale”, che si occupa di cercare e formare i figuranti di Babbo Natale nella Penisola e in Svizzera, ha detto ad HuffPost che “anche nella nostra azienda quest’anno le domande di Babbi sono cresciute sensibilmente, anche rispetto al periodo pre-pandemia e quindi al 2019, anno in cui si era già comunque registrato un picco di domande. Quest’anno abbiamo dovuto dire di no alle numerosissime richieste di consegne a casa di regali da parte di Babbo Natale, perché non vogliamo mettere a rischio la salute dei nostri figuranti”. Per tutti gli altri eventi, invece, le risposte agli annunci non mancano, perché “riusciamo a mantenere adeguate condizioni di sicurezza”, ha spiegato Marchetti. Tant’è. E la conferma della crescita del business di Santa Claus arriva anche da Tik Tok, dove il profilo dell’azienda ha superato i 100mila follower solo negli ultimi due mesi. “Ci sono video che raggiungono un milione di visualizzazioni. Questo indica che c’è davvero una fortissima attenzione per la figura di Babbo Natale”, ha osservato Marchetti.

Un’altra conferma arriva da un paesino negli Stati Uniti, nell’Indiana: il villaggio si chiama proprio Santa Claus, è stato fondato nel 1856 ed è uno spazio dedicato interamente alla figura di Babbo Natale. Ebbene, negli ultimi due anni è cresciuto nettamente il numero di persone che deciso di trasferirsi qui, per vivere 365 giorni l’anno la magia del Natale. “In parte a causa della pandemia, che ha portato le persone a voler essere più isolate; in parte a causa del fascino delle piccole città; in parte a causa del rapporto qualità-prezzo (tasse relativamente basse, molti servizi) e in parte a causa del fascino di Babbo Natale, la città negli ultimi due anni è diventata una moda” si legge in un articolo del New York Times, a cui il responsabile delle attività finanziarie del villaggio Kelly Greulich ha raccontato: “Di solito abbiamo sempre 20 o 30 case disponibili alla vendita nel quartiere, invece quest’anno, a novembre, a causa della forte domanda, era già tutto esaurito”.

E a proposito di Babbo Natale… Non dimenticatevi che ce n’è uno anche al Mercatino di Natale in Piazza Duomo a Milano! Qui tutto quello bisogna sapere: Babbo Natale al Mercatino in Piazza Duomo: l’iniziativa, per filo e per segno.

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