
Le origini del presepe
Ogni 8 dicembre, come da tradizione, gli addobbi natalizi vengono tirati fuori dalle cantine e soffitte, decorando a festa le nostre case. Oltre al classico albero di Natale con luci e decorazioni varie, uno dei simboli della tradizione natalizia è il presepe. Il primo presepe venne realizzato da San Francesco, il 24 dicembre 1223 a Greccio, paesello di Rieti. Si trattava di un presepe relativamente semplice, con una grotta, il bue e l’asinello poiché l’Assisiate non voleva che si facesse spettacolo sulla nascita di Gesù.
Ma tutti gli altri personaggi vennero introdotti in un secondo momento a Napoli, dove il presepe divenne un’arte, oltre che una tradizione. Il vero inventore del presepe napoletano fu Gaetano da Thiene che sulla spinta di San Francesco decise di andare oltre alla mera Natività, riempiendolo di personaggi e luoghi che mescolavano il sacro ed il profano. Il presepe napoletano iniziò a vivere il suo periodo d’oro nel ‘700, uscendo dalle chiese dove era oggetto di devozione religiosa per entrare nelle dimore dell’aristocrazia.
Bottega Ferrigno: un’arte presepiale dal lontano 1836
La tradizione napoletana del presepe non si è mai affievolita, nemmeno ai giorni nostri, divenendo parte del patrimonio artistico e culturale della città. Ancora oggi a Napoli, e precisamente in via San Gregorio Armeno, sono presenti botteghe artigiane di presepi, che durante tutto l’anno realizzano statuine, sia canoniche che originali.
Tra le botteghe artigiane partenopee più conosciute troviamo la Bottega Ferrigno che, dal lontano 1836, si dedica alla creazione di presepi che conservano intatta la più alta tradizione napoletana del presepe settecentesco. La famiglia Ferrigno, a partire da quella data ed in quel luogo sacro che è San Gregorio Armeno a Napoli, si dedica ininterrottamente all’arte presepiale.
La Sacra Famiglia, gli animali, i pastori, gli angeli, i mestieranti, tutti i protagonisti del più completo presepe napoletano, vengono eseguiti con grande cura e dedizione, richiamando una forma d’arte che è presente da sempre nel tessuto religioso di Napoli, e che porta alla realizzazione di ogni personaggio, attenzionando l’espressione del volto ed ogni minimo particolare.
Tutti viene creato ad arte, dagli abiti ai gioielli, ma anche i doni, gli strumenti musicali ed i segni del mestiere. Entrare all’interno della Bottega Ferrigno significa fare in prima persona un bel tuffo nel passato, in cui talento ed emozione si fondono tra di loro.
Un’arte senza precedenti fatta di pastori in stile settecentesco, ma anche di statuine moderne, simbolo di un’antica passione di famiglia. Giuseppe Ferrigno, recentemente scomparso, ha lasciato al figlio Marco l’impegno di tramandare l’arte del presepe napoletano, con lo stesso amore ed entusiasmo che ha sempre caratterizzato il suo lavoro.
Giuseppe Ferrigno è stato l’ideatore di bellissimi pezzi che hanno raggiunto l’America, la Francia, la Spagna, le case regnanti d’Europa ed i potenti di tutto il mondo. Adesso, il figlio Marco, insieme allo zio ed altri familiari prosegue la tradizione di famiglia, creando un’innovazione nell’arte presepiale, apportando personalità e freschezza, dando vita ad un prodotto unico nel suo genere.
La città di Napoli non sarebbe la stessa senza i presepi della Bottega Ferrigno, che quest’anno saranno presenti anche al Mercatino di Natale in Duomo.
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