Chi sono e cosa fanno esattamente gli zampognari?

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Non tutti li conoscono, ma a Napoli gli zampognari sono molto famosi

Come vi abbiamo raccontato qui, ci saranno anche gli zampognari tra le baite del Mercatino di Natale di Milano. Ogni giorno allieteranno i visitatori del Mercatino suonando le loro canzoni natalizie tra le 18:30 e le 19:00. Ma che cosa sono esattamente gli zampognari? E cosa c’entrano con il Natale?

Innanzitutto, lo zampognaro è il musicista che suona la zampogna: uno strumento a fiato formato da un otre in pelle e da una o più canne. All’epoca degli antichi romani, lo strumento era molto utilizzato dai pastori durante la transumanza: una sorta di passatempo mentre erano lontani da casa. Quando scendevano dalle montagne, nel periodo natalizio, suonavano in coppia o in gruppo intonando i canti tipici delle feste. Ai tempi, le zampogne erano fatte di pelle di capra e legno. Nel ‘700, poi, la tradizione degli zampognari durante il Natale si diffuse in modo particolare a Napoli grazie all’avvocato prelato Alfonso Maria de’ Liguori, che cominciò a raggruppare per i vicoli i lazzari napoletani (i più poveri) facendo suonare loro la zampogna al ritmo di “Tu scendi dalle stelle” (brano che, come molti sanno, è diventato un must della playlist natalizia). Per de’ Liguori questo era un modo come un altro per espandere nel popolo la conoscenza del cristianesimo.

La cosa, comunque, ebbe talmente tanto successo che gli zampognari rientrarono persino tra le statuette tipiche del presepe napoletano, dove simboleggiano povertà, semplicità e purezza d’animo e dove ancora oggi li si trova in coppia: uno più giovane e allegro, vestito in verde, e uno più anziano e cupo, vestito con abiti scuri, che tiene a bada l’esuberanza del primo.