
I consigli per una buona alimentazione in estate
Cosa mangiare quando le temperature diventano tropicali? Il termometro fuori segna 38°C, percepiti 55. Con il caldo torrido che sta caratterizzano l’estate 2022 diventa ancora più importante porre attenzione a quello che si ha nel piatto. Ecco perché abbiamo voluto riportarvi i consigli del professor Michele Carruba, nutrizionista e presidente del Centro di Studio e Ricerca dell’Obesità (CSRO) di Milano intervistato dall’Agi.
Andiamo per gradi. Anzi, per gradazione. Quanto alcol è bene consumare quando fuori fa così caldo? “Va bevuto con molta parsimonia già in inverno, con il caldo si dovrebbe ridurre ancora di più il consumo”, dice all’Agi Carruba. “Gli alcolici ci impediscono di bruciare adeguatamente i cibi che ingeriamo dopo e in questo modo il grasso assunto viene immagazzinato invece che bruciato. Quando è freddo bruciamo comunque di più perché dobbiamo mantenere la nostra temperatura corporea a livelli alti, d’estate questo consumo energetico non c’è e quindi si rischia di ingrassare di più”.
Nessun limite, invece, con la frutta. Vanno benissimo anche 5 porzioni al giorno secondo Carruba, anche perché “l’estate è la stagione della frutta, ne abbiamo di tutti i tipi e tutti i gusti. Sperimentiamo”.
Quanto ai pasti nel corso della giornata, per il nutrizionista del CSRO bisognerebbe iniziare a mangiare bene già dalla colazione: “Si dovrebbe iniziare la giornata con caffè o cappuccino, quello che si vuole, accompagnati da frutta o verdura. Difficilmente qualcuno vorrà mangiare lattuga al mattino, quindi l’ideale è una bella macedonia di frutta, che rinfresca, è dolce, idrata e fa cominciare di slancio la giornata”. E se siete golosi di dolci, è proprio la colazione il momento ideale in cui consumare zuccheri, in quanto “da ore il nostro corpo non riceve cibi e quindi ha poco glucosio nel sangue, possiamo smaltire meglio”. A metà mattinata, poi, sì a uno spuntino, “auspicabilmente sempre a base di frutta”.
Ma anche il pranzo deve essere sostanzioso: “Dal punto di vista nutrizionistico, è più corretto mangiare di più a pranzo e meno la sera”, spiega Carruba, sottolineando che “tornati dal mare si può senz’altro preparare uno spaghetto al sugo, o comunque una pasta con un condimento fresco. E poi un secondo con un contorno di verdura”.
A metà pomeriggio sì poi a un altro spuntino: sempre frutta, ma “ci si può concedere anche un gelato con le creme oppure si può optare per i gusti alla frutta, magari un bel sorbetto al limone”.
E la cena? “Lo so – dice Carruba – siamo abituati alla cena come un momento conviviale e l’estate, tra grandi tavolate e grigliate, è il momento migliore. Ma invece, dal punto di vista medico, la cena con il caldo dovrebbe essere leggera. Verdure fresche, verdure cotte, insalata di riso, senza eliminare del tutto i carboidrati, su cui c’è una demonizzazione sbagliata. Il 60% delle calorie che introitiamo dovrebbe provenire dai carboidrati complessi (pane, pasta), meglio se integrali”.
E poi, ovviamente, bisogna bere tanta acqua, “perché con il caldo si perdono liquidi e sali minerali”, ricorda infine Carruba, precisando: “Se si mangia salato, che è comunque tema delicato, sicuramente fa meno male d’estate, perché va in qualche modo a compensare la perdita di sali minerali. E anche chi ama il piccante può concederselo anche con il caldo, se resiste. Tutte le tradizioni alimentari dei Paesi più caldi sono piccanti, su quello non ci sono problemi, sempre senza esagerare ovviamente”.
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