La storia del biscotto Gingerbread Man, anche detto Omino di Pan di Zenzero

Omino di Pan di Zenzero

L’Omino di Pan di Zenzero e il suo legame con il Natale, nonostante i risvolti macabri della sua favola

Molti di voi, probabilmente, avranno assaggiato almeno una volta nella vita il biscotto a forma di Omino di Pan di Zenzero, un dolce tradizionale delle feste di Natale che nasce da una fiaba popolare che ha ispirato la sua ricetta. Una fiaba a tratti macabra che, in realtà, varia a seconda del luogo in cui viene raccontata e del suo narratore. Noi abbiamo scelto di riportarvi la sua versione classica:

Una coppia di anziani viveva in solitudine e tranquillità in una capanna nel bosco, lontano dal trambusto del villaggio. Una notte, alla donna, che avrebbe tanto voluto diventare mamma quando era giovane, venne un’idea: avrebbe preparato un bambino con il pan di zenzero. Una volta pronto, mentre lo estraeva dal forno, qualcosa la sorprese: l’omino era vivo! Tanto che saltò in piedi e fuggì velocemente dalla capanna per non essere mangiato. I due anziani cercarono invano di inseguirlo.

Nella sua corsa sfrenata, l’omino di pan di zenzero iniziò a cantare una canzone che faceva più o meno così: “Corri, corri, più veloce che puoi. Non puoi prendermi, sono l’omino di pan di zenzero!”. Si imbatté prima in una mucca e poi in un gufo, entrambi affamati. Nessuno dei due riuscì ad afferrarlo. Dopodiché, l’omino di pan di zenzero incontrò una volpe, che pareva del tutto disinteressata a mangiarlo. “Non so di cosa stiano parlando la mucca e il gufo – disse la volpe –, non sembri affatto buono”. L’omino rimase in piedi davanti all’animale in un silenzio sbalordito. Ma, prima che potesse formulare una risposta, l’astuta volpe lo divorò con un rapido movimento. Fine.

Ecco, questa storia un po’ macabra, come vi dicevamo, è apparsa la prima volta con il titolo “The Gingerbread Boy” in un numero del 1875 del St. Nicholas Magazine, una nota rivista mensile americana per bambini. E proprio perché doveva originariamente essere dedicata ai bambini, è poco chiara la sua morale, che potrebbe essere – ma non ne siamo certi – “fai attenzione a chi ti fidi”.

L’Omino di Pan di Zenzero e il Natale

Quello che sappiamo è che la favola dell’Omino di Pan di Zenzero e la sua ricetta si sono nel tempo indissolubilmente legate al Natale. Il biscotto viene ancora oggi preparato con una miscela di zucchero, zenzero e spezie come noce moscata, cannella, cardamomo, anice e chiodi di garofano (che è poi il pan di zenzero), esattamente come prevedeva la ricetta dell’anziana donna che viveva nella capanna.

La sua associazione con le festività natalizie è più che altro una questione pratica: alcune persone attribuiscono la tradizione della preparazione dei gingerbread cookies al clima freddo invernale, periodo in cui lo zenzero viene consumato e inserito nelle ricette più disparate perché, storicamente, si pensava avesse la capacità riscaldare anima e corpo di chi ne fa uso. Secondo altri, visto che un tempo il pan di zenzero era considerato una prelibatezza riservata alle occasioni speciali, il suo legame con il Natale è naturale.

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