
Tra i regali più graditi durante le festività, ci sono sicuramente i cesti natalizi, donate per augurare buone feste a parenti, amici, conoscenti, commercianti e clienti. Una tradizione quella di prendere per la gola con i prodotti enogastronomici che va avanti da secoli.
Ma qual è l’origine dei cesti natalizi?
I cesti natalizi nell’antica Roma
Le ceste di Natale hanno origini antichissime da ricercare nell’antica Roma. Due secoli prima della nascita di Cristo, i romani erano soliti festeggiare il solstizio d’inverno organizzando i Saturnalia, festività dedicate al Dio Saturno, protettore di raccolti ed agricoltura, i cui festeggiamenti duravano dal 17 al 23 dicembre. Durante quel periodo erano soliti scambiarsi strenne e doni, nello specifico si regalavano cesti chiamati sportule, pieni di cibo e alloro.
Questi cesti venivano realizzati con foglie di sparto, una pianta estremamente resistente le cui fibre erano intrecciate tra loro. Ai quei tempi si credeva che Saturno vagasse sulla terra nei mesi invernali per poi tornare nell’aldilà dopo il solstizio d’inverno. Le ceste ricche di doni servivano a placare la divinità e ingraziarsela in modo da ottenere un ricco raccolto l’anno seguente come simbolo di prosperità, fertilità e fecondità. I cesti, ricchi di doni avevano proprio questa finalità. Non a caso uno degli appellativi di Saturno era “Stercutus”: dunque un vero e proprio simbolo di fertilità.
Come si è evoluta la tradizione ai giorni nostri?
Nonostante poi il culto del Dio Saturno si sia perso nel tempo a seguito della diffusione del Cristianesimo, la pratica è rimasta viva con alti e bassi. Durante il XX secolo, e precisamente nel dopoguerra, tornò in auge la tradizione della strenna natalizia. Dopo anni di povertà e scarsità di cibo, si cercava di allontanare lo spettro della fame donando cesti pieni di prelibatezze e prodotti della tradizione italiana, sinonimo di qualità.
Le famiglie contadine erano solite confezionare ceste con i prodotti della loro terra da regalare a personaggi illustri ed importanti come il medico di famiglia, il parroco o il sindaco come forma di ringraziamento. Col passare degli anni, il cesto natalizio divenne un mezzo per la raccolta fondi di associazioni di volontariato, considerando il suo significato simbolico, venendo scelto anche dalle aziende, come regalo di Natale per gratificare i dipendenti.
Oggi purtroppo si è persa la tradizione di crearlo in casa come una volta, visto che lo si trova già pronto nei supermercati. Ma c’è chi ancora preferisce personalizzarlo, scegliendo non prodotti a caso, ma artigianali, pensati appositamente alla persona a cui dedicare il regalo.
I cesti natalizi che troviamo ai giorni nostri sono realizzati in vimini, scatole di legno o altri contenitori capienti e contengono al loro interno diversi prodotti enogastronomici. Dal panettone allo spumante, dai torroncini ai salumi, dal formaggio al caffè, insomma, i cesti natalizi possono contenere prodotti sia dolci che salati, a seconda dei gusti della persona a cui lo si vuole donare.
In conclusione, possiamo affermare che, nonostante il trascorrere delle epoche, regalare un cesto di Natale conserva ancora oggi la medesima idea e significato: quello di augurare prosperità, fertilità e ricchezza.
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