Perché la mimosa è il simbolo della Festa della Donna?

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L’usanza di regalare la mimosa l’8 marzo in occasione della Festa della Donna è legata soprattutto a questioni storiche

L’8 marzo di ogni anno in quasi tutto il mondo viene celebrata la Festa della Donna, giornata in cui in Italia è consuetudine regalare un mazzo di mimosa, la pianta dai popolari fiori gialli riuniti in capolini globosi sferici. Ma perché la mimosa è diventata il simbolo dell’8 marzo?

Due le ragioni principali. Innanzitutto, perché è proprio in questo periodo, nella prima decade di marzo, che la mimosa sboccia: a meno di un mese dall’inizio della primavera.

La seconda ragione è legata a fatti storici. Tradizione vuole che le origini della Festa della Donna siano legate all’incendio di una fabbrica di camicie avvenuto nel 1908 a New York e durante cui persero la vita moltissime operaie. Secondo la leggenda americana, di fianco a quella fabbrica c’era proprio una pianta di mimosa.

Diversa è invece la leggenda italiana, in base a cui bisogna aspettare il 1946, primo anno del Dopoguerra, perché alla Festa della Donna sia affiancata la mimosa. Quell’anno, infatti, la politica e direttrice nazionale dell’Unione Donne Italiane (UDI), Teresa Mattei, decise di introdurre il fiore giallo come emblema della forza e sensibilità femminili.

In precedenza, i francesi avevano scelto violette e mughetti come fiori simbolo dell’8 marzo. Mattei, tuttavia, riteneva che non fossero particolarmente indicati per gli italiani a causa della loro scarsità e del costo elevato. La mimosa, al contrario, è una pianta ancora oggi diffusa su tutta la penisola italiana e una delle pochissime che fiorisce prima della primavera.

Da allora l’usanza di regalare la mimosa a tutte le donne si è diffusa a livello nazionale. Non solo: sono nate persino diverse ricette che richiamano il nome del fiore, come le tagliatelle mimosa (con uova strapazzate), le linguine mimosa (al curry, per ottenere la tinta gialla) o la popolarissima torta mimosa a base di zucchero, succo d’arancia, liquore all’arancia e panna montata.

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