Qual è la storia dell’albero di Natale?

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Le origini dell’albero di Natale

Fra le tradizioni natalizie più diffuse al mondo c’è indubbiamente l’albero di Natale. Ma quando è nato? Tra verità e leggende, è complesso individuare esattamente l’origine dell’albero di Natale. Sembra che sia di derivazione pagana, le cui radici affonderebbero nella cultura celtica. Per i Druidi, gli antichi sacerdoti dei Celti, l’abete rappresentava il simbolo di lunga vita, visto poiché sempre verde anche durante il periodo invernale.

In questa stagione, gli abeti venivano tagliati ed addobbati con nastri, fiaccole, animaletti votivi e piccole campane per propiziarsi il favore degli spiriti. Ma oltre ai Celti, pare che anche i Vichinghi del nord Europa seguissero il culto dell’albero, un abete rosso in grado di esprimere poteri magici, che veniva tagliato, portato a casa e decorato con frutti, ricordando la fertilità che la primavera avrebbe ridato loro.

L’albero di Natale nel Medioevo

Probabilmente, le origini dell’albero di Natale, quelle più vicine all’attuale abete che troviamo nelle nostre case, sono radicate in Germania durante il Medioevo. Sembra proprio che l’albero fosse collegato anche con la tradizione dei mercatini; infatti, nel più antico mercatino di alberi di Natale a Strasburgo, in Alsazia, queste piante venivano vendute come Weihnachtsbaum, termine tedesco indicante l’albero di Natale.

Pare che in quel periodo la domanda degli alberi di Natale fosse così alta, tanto da aver dovuto approvare leggi apposite per limitare il taglio di rami o alberi di abete. Sulla base di tali ordinanze, ogni famiglia non poteva avere più di un albero di Natale.  Tra le altre testimonianze, sembra proprio che il primo albero di Natale fosse nato a Tallinn, in Estonia nel 1441 quando fu eretto un grande abete nella piazza del Municipio, attorno al quale uomini e donne erano soliti ballare alla ricerca dell’anima gemella.

L’albero di Natale moderno

In Francia invece il primo albero di Natale fu addobbato nel 1840 dalla duchessa d’Orleans. I cattolici infatti, dopo la riforma di Martin Lutero consideravano un’usanza protestante quella di decorare alberi per la celebrazione del Natale. Le prime decorazioni vere e proprie vennero realizzate in vetro soffiato alla fine del XIX secolo, ma ben presto, al vetro furono aggiunti: orpelli, piombo fuso, perline, ovatta e carta pressata.

Soltanto alla fine del secolo fecero la loro comparsa le lucine colorate. Nel 1882 Edward Hibberd, socio in affari di Edison, ebbe l’idea di attorcigliare un filo di lampadine colorate intorno al suo albero di Natale. Quel giorno era il 22 dicembre 1882 e da quel momento in poi le luminarie entrarono a far parte delle tradizioni natalizie dell’epoca, non soltanto ad uso casalingo per adornare l’albero di Natale, ma anche per impreziosire strade, interni ed esterni delle case.

Nel 1895, il Presidente degli Stati Uniti dell’epoca, Grover Cleveland, sfoggiò il primo albero illuminato elettricamente alla Casa Bianca. A partire dagli anni ’30 furono creati i primi alberi di Natale artificiali, fatti di setole e spazzole per ovviare alla problematica di disboscamento che si iniziava ad avvertire. Ma soltanto negli anni ‘50 vennero introdotti alberi in alluminio, plastica e PVC.