San Gregorio Armeno, la via dei presepi napoletani

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San Gregorio Armeno: un po’ di storia

Nel cuore di Napoli, precisamente tra la via dei Tribunali e la celebre Spaccanapoli, si trova San Gregorio Armeno, una delle strade più rinomate della città partenopea. In questa zona, l’atmosfera natalizia non si respira soltanto nel periodo di dicembre, ma 365 giorni l’anno, grazie alla grande maestria di botteghe artigiane che realizzano i pastori del presepe in ogni periodo dell’anno.

Ma specialmente durante il periodo dell’Avvento, questa via assume, per ovvi motivi, un fascino unico senza tempo. Da queste parti si può assistere dal vivo alla bravura di maestri artigiani che confezionano rigorosamente a mano, statuette che riproducono i protagonisti del presepe napoletano.

Ma la tradizione presepiale di San Gregorio Armeno si perde nella notte dei tempi. In epoca classica, in questa via si trovava il tempio di Cerere, divinità materna della terra e fertilità, a cui i cittadini erano soliti portare come ex voto statuine di terracotta realizzate presso le botteghe vicine. Tale tradizione è stata tramandata nei secoli tanto che, i miracolati di Napoli portavano a San Gregorio ed a Santa Patrizia statuine raffiguranti l’uomo o la donna che avevano ricevuto la grazia.

Nel X secolo, sulle fondamenta dell’antico tempio romano venne costruito un monastero dove alcune monache, scappate da Costantinopoli, depositarono le reliquie di San Gregorio. A seguito della diffusione del Cristianesimo, gli artigiani della zona vennero incaricati dalle famiglie più benestanti di produrre personaggi dei Vangeli cristiani. Ben presto San Gregorio Armeno divenne famosa come la via dei presepi, grazie alla bravura di tanti maestri che confezionavano a mano, un’arte portata avanti tutt’oggi, statuette molto particolari.

L’antica arte presepiale della Bottega Ferrigno

Ma se questa tradizione antichissima è rimasta viva ancora oggi, lo si deve alla grande passione di tanti artigiani che si sono adattati ai tempi che corrono, riproducendo non soltanto personaggi della Natività classica, ma anche statuette che ritraggono le personalità più importanti nell’ambito dello sport, della politica, della musica e dello spettacolo in generale, ma non mancano mai i sempreverdi come: Pulcinella, Totò, Pino Daniele e Maradona, simbolo della “napoletanità”.

Tra le principali botteghe di San Gregorio Armeno troviamo Bottega Ferrigno, e visitarla dal vivo, vuol dire entrare in una vera galleria d’arte. In questo luogo, decisamente magico, è stato tramandato per anni, il lavoro e la tradizione di padre in figlio per produrre statuette del presepe, simbolo della tradizione partenopea, vere e proprie opere da collezione.

Marco Ferrigno, figlio del grande Giuseppe Ferrigno, appresa l’attività dal padre, oggi esegue creazioni con gli stessi materiali che la sua famiglia utilizza da 150 anni: il legno, la terracotta e le rinomate sete di S.Leucio, borgo medievale in provincia di Caserta. Grazie alle sue straordinarie capacità, Bottega Ferrigno ha ottenuto, per tre anni consecutivi, il “Primo Premio S. Gregorio Armeno” e il titolo “The First Award Europe”.

Qui è possibile trovare manufatti di altissima qualità, creati attraverso l’ausilio di tecniche e materiali, tramandati di generazione in generazione, lavorati con grande passione, precisione e professionalità.